Articoli e curiosità

Obblighi normativi del subacqueo

Ci si può immergere senza brevetto, da solo o senza boa segna sub senza incorrere in sanzioni?

Purtroppo ad oggi esiste ancora troppa ignoranza in ambito subacqueo e non esiste una normativa ad-hoc che tuteli la subacquea ricreativa, però guardando in letteratura è possibile trovare quanto segue.

Secondo il Decreto Ministeriale 146/08:

"Art. 91. 
1) Il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con il galleggiante di cui all'articolo 130 del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639. 
2) In caso di immersione notturna, il segnale di cui al comma 1 del presente articolo e' costituito da una luce lampeggiante gialla visibile, a giro di orizzonte, ad una distanza non inferiore a trecento metri. 
3) In caso di piu' subacquei in immersione, e' sufficiente un solo segnale. 
4) Ogni subacqueo è dotato di un pedagno o pallone di superficie gonfiabile, di colore ben visibile e munito di sagola di almeno cinque metri, da utilizzare, prima di risalire in superficie, in caso di separazione dal gruppo. 
5) Il subacqueo deve operare entro il raggio di cinquanta metri dalla verticale del segnale di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo. 
6) Le unita' da diporto, da traffico o da pesca in transito devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai cento metri dai segnali di posizionamento del subacqueo. "

Non esistono invece sanzioni per immersioni solitarie o senza aver conseguito il brevetto, al massimo il diving, a sua tutela, vi negherà la possibilità di immergervi.

Impostare la salinità nel computer

Molti computer subacquei hanno la possibilità di impostare la salinità per le immersioni in acqua salata, ma qual è il numero corretto da inserire?
La prima cosa da ricordare è che la salinità di mari e oceani non è costante e generalmente un'acqua più fredda tende ad avere meno sale disciolto, un'acqua viene definita salata quando ha tra il 3 ed il 5% di sale disciolto ma ciò come si traduce?

Sapendo che la densità dell'acqua pura è di 1000 g/L, se venissero introdotti 30 g di sale al suo interno si avrebbe una percentuale di sale di: 30 g / 1000 g = 3%, se si introducessero 50 g sarebbe del 5% e così via.

La pressione in acqua dolce e salata ad una stessa profondità è diversa, ciò significa che la mancata impostazione della salinità sul computer porterebbe ad un errore fino al 3% nella rilevazione della profondità quindi un'immersione in Mar Rosso col computer a salinità 0% segnerebbe 40m quando invece realtà ci troveremmo a 38,8m.

Alcuni computer hanno l'inserimento in g/L mentre altri in percentuale, aiutandosi con la tabella sottostante si può vedere che nella maggior parte dei casi è bene arrotondare al 4% (40 g/L) la salinità dell'acqua, in questo modo il computer considererà un'acqua più densa facendo sì di rimanere a profondità minori e riducendo i rischi legati ad MDD e CNS.


Tenere una bombola in auto durante l'estate può essere pericoloso?

Come ci insegna la seconda legge di Gay-Lussac, alla base della termodinamica, se un volume di gas è soggetto ad un aumento di temperatura esso tenderà inevitabilmente ad espandersi, ma se il gas è convogliato in una bombola allora vi sarà un aumento di pressione inesorabile; ma quanto può aumentare la pressione in una bombola?
Secondo la legge dei gas ideali si può considerare la seguente formula:

P1 / T1 = P2 / T2

Con P la pressione (in bar) e T la temperatura (in kelvin), con questa formula è possibile stimare la pressione a cui è soggetta la bombola a seguito di una variazione di temperatura e può andar bene per prevedere a che pressione arriverà una bombola dopo essersi scaldata durante la ricarica col compressore.

Occorre sapere che nei mesi estivi in auto la temperatura può toccare anche i 60°C (ovvero 333,15 Kelvin), supponendo che la nostra bombola sia carica a 200 bar a 25°C (ovvero 298,15 Kelvin), la pressione che andremo a leggere nel manometro dopo una giornata al sole sarà:

P2 = P1 * T2 / T1

ovvero

P2 = 200 bar * (60 + 273,15 K) / (25 + 273,15 K) = 223,5 bar

Sapendo che la maggior parte delle bombole riporta una pressione di esercizio (PS) di 232 bar e la rubinetteria di 225 bar e che la pressione di scoppio di una bombola in acciaio si attesta sui 500-600 bar, possiamo affermare che la bombola reggerà la pressione aggiuntiva, tuttavia bisogna ricordare che il punto più delicato rimane il rubinetto e nel dubbio meglio tenere un po' aperti i finestrini per evitare un sovrariscaldamento dell'abitacolo.